Con il kick off meeting che si è
svolto il 24 marzo ha preso ufficialmente il via “R&D_AbITi –
Piattaforma Tecnologica Italo Ticinese per la Ricerca e Sviluppo di Anticorpi”,
importante progetto finanziato dal programma Interreg Italia Svizzera.
L’incontro è stato ospitato presso la prestigiosa sede di via Sant’Abbondio a
Como dell’Università degli Studi dell’Insubria - Dipartimento di Scienza e
Alta Tecnologia, capofila del progetto. Hanno partecipato in presenza e in
streaming online i rappresentanti degli altri partner italiani e svizzeri
coinvolti: Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Scienze del
Farmaco, Consorzio Ibis, cogestore del Polo di innovazione piemontese per
la chimica verde e i materiali avanzati, entrambi con sede a Novara, l’impresa Choose
Life Biotech SA, la Fondazione per l’Istituto oncologico di ricerca
e l’EOC - Ente Ospedaliero Cantonale, tutti con sede a Bellinzona.
Come ha spiegato Mauro Fasano,
professore di biochimica e direttore della Scuola di Dottorato dell’Università
dell’Insubria, “R&D AbITi punta a creare una piattaforma
tecnologica per la ricerca e lo sviluppo di anticorpi terapeutici formata da atenei,
centri di ricerca e medie e piccole imprese con il fine ultimo di posizionare
l’area di confine italo-ticinese tra i leader europei della biotecnologia a
base di anticorpi”.
L’obiettivo sarà raggiunto
attraverso due progetti di ricerca traslazionale avanzata, svolti in
collaborazione tra tutti i partner, mirati allo sviluppo di anticorpi
terapeutici per i tumori in particolare della prostata e del colon-retto, che
ogni anno in Europa causano circa 250 mila morti. Sarà inoltre attivato un percorso
di formazione post-universitaria altamente specializzato da cui potranno
uscire esperti biotecnologici con competenze tecniche e trasversali, oggi non
disponibili in numero soddisfacente nell’area Insubrica così come in tutta
Europa.
Saranno anche attivate iniziative
di comunicazione per promuovere la piattaforma e attrarre nuovi partner.
R&D AbITi è iniziato formalmente il 1° gennaio 2025 ed ha una durata di 30 mesi, con possibilità di proroga.
Il professore di chimica organica
dell’Università del Piemonte Orientale Alberto Minassi ha presentato il
suo team di ricerca sottolineando il contributo che lo stesso potrà dare al
progetto sia in termini di formazione di alto livello per gli studenti sia per
le competenze che può mettere a disposizione nell’ambito della chimica organica
applicata ai prodotti naturali.
Luca Varani, direttore
scientifico e proprietario di Choose Life Biotech, ha parlato dell’azienda da
lui cofondata nel 2022 e che ora conta due linee robotiche distribuite su 160
metri quadri di laboratori specializzati nella ricerca e sviluppo di
nanobodies.
Sono poi intervenuti il professor
Carlo Catapano dell’Istituto oncologico di ricerca (lo ha diretto fino a
inizio 2024) e la professoressa Giandomenica Iezzi dell’Ente Ospedaliero
Cantonale: con i loro team contribuiranno al progetto con le proprie competenze
nel campo della biologia del cancro, terapie sperimentali e modelli preclinici
innovativi, focalizzandosi il primo sul tumore alla prostata, il secondo su
quello al colon-retto.
Il Consorzio Ibis si occuperà
della comunicazione interna ed esterna e agirà come organismo di consulto, attraverso il proprio
Comitato Tecnico Scientifico. Per l’ente hanno partecipato all’incontro a Como
il presidente, professor Luigi Panza, e il direttore Barbara Tosi.
“R&D AbITi è stato approvato nell’ambito dell’Asse 1 del
Programma Interreg Italia Svizzera che ha come scopo generale quello di
favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico nelle aree di confine tra
i due Paesi – ha sottolineato infine Elena Recchia, project officer del
Programma – nello specifico l’ambito è relativo allo sviluppo e al
rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione e introduzione delle
tecnologie avanzate”.
Le competenze e strutture
necessarie all’implementazione di tutte le diverse fasi di ricerca e sviluppo
di anticorpi sono individualmente presenti nella regione insubrica, ma
attualmente non collegate tra loro. La piattaforma tecnologica creata da R&D
AbITi consentirà di metterle in rete e poter quindi coprire tutti gli
aspetti preclinici per lo sviluppo di anticorpi.
L’avvio di R&D AbITi
segna dunque un passo decisivo verso l’integrazione e il rafforzamento della
ricerca biotecnologica nell’area transfrontaliera italo-svizzera. Grazie alla
collaborazione tra istituzioni accademiche, centri di ricerca e aziende
altamente specializzate, il progetto non solo svilupperà nuove soluzioni
terapeutiche avanzate per il trattamento dei tumori, ma creerà anche un
ecosistema innovativo in grado di attrarre nuovi investimenti e competenze nel
settore delle biotecnologie. La piattaforma tecnologica che nascerà da questa
sinergia potrà diventare un punto di riferimento per la ricerca sugli anticorpi
a livello europeo, con un impatto duraturo ben oltre la durata del progetto
stesso.
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